top of page

Fuoco e coprifuoco a Diwali: la "tensione" della Fiamma interiore

A pochi giorni da Samhain, in un'altra parte del mondo, si accendono lucine e candele per celebrare "quella fiamma" che ci protegge dall'Oscurità... Si tratta di Diwali, una delle più importanti feste indiane dedicate alla luce. Diwali cade solitamente tra Ottobre e Novembre e ha come elemento preponderante proprio il fuoco. In India, i festeggiamenti si protraggono per cinque giorni, celebrano la vita e rinsaldano i legami con familiari e amici, anche lontani. Anche ai tempi del coronavirus.

La festa di Diwali cade nel quindicesimo giorno del mese Indù di Kartika. Quest’anno è il 14 novembre.


Detta anche Dipavali o Deepawali (in sanscrito: दीपावली,) questa festività simboleggia la vittoria del bene sul male ed è chiamata "festa delle luci" proprio perché in questo giorno si accendono candele e lampade tradizionali, le cosiddette diya, e si organizzano dei magnifici spettacoli pirotecnici.


Diwali è associata alla leggenda del re Rāma, di ritorno nella città di Ayodhya dopo 14 anni di esilio. Si narra che il popolo di Ayodhya, al ritorno dell'amato sovrano, accese file di lampade in suo onore. Da qui il nome Dipawali, letteralmente "file (avali) di lampade (dipa)"...


Il "ritorno del Re" è un topos ricorrente : è Ulisse che ritrova Itaca, è il capolavoro di Tolkien dove Aragorn, il solo a potersi meritare il trono, fonda una nuova dinastia. Nel cielo del 2020 è Saturno e Giove che si allineano in Capricorno, grandi signori del Cielo e nuovi imperatori sulla Terra.


Il Ritorno del Re è il ritorno dell'equilibrio, di un tempo di pace e giustizia dopo un lungo periodo di incertezze, caos e prove sfiancanti. E' il ritorno della luce dopo un'interminabile attesa nel buio. Il "re buono "torna per il suo popolo e "brandisce la spada", un'altra immagine con cui i Poeti Iniziati usavano riferirsi al fuoco generatore che permea tutte le cose:


Figli di Gondor! Di Rohan! Fratelli miei! Vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore!
Ci sarà un giorno, in cui il coraggio degli uomini cederà, in cui abbandoneremo gli amici e spezzeremo ogni legame di fratellanza, ma non è questo il giorno! Ci sarà l'ora dei lupi e degli scudi frantumati quando l'era degli uomini arriverà al crollo, ma non è questo il giorno!
Quest'oggi combattiamo! Per tutto ciò che ritenete caro su questa bella terra, vi invito a resistere! Uomini dell'Ovest!

- J. R. R. Tolkien, il Ritorno del Re (1955)


Oltre alla spada, ritroviamo l'elemento fuoco in moltissimi altri simboli, assai diffusi nei miti e nelle leggende di ogni tempo: è l'ascia con cui Vulcano colpisce la fronte di Giove per far uscire Pallade, ad esempio. E' la freccia del centauro, la clava di Eracle, è la spada nella roccia di Artù...

 

Il fuoco che monda e rigenera

Il culto del fuoco è antichissimo e deriva dalla natura spirituale della luce. In tutto il mondo, la fiamma è la viva immagine del Sole, simbolo di vita eterna.


Arcano XIX, il Sole


Nell'Antica Roma, ad esempio, il fuoco di Vesta, divinità familiare, era scrupolosamente custodito, tant'è che le giovani Vestali venivano punite con la morte qualora lo avessero lasciato spegnere....


Considerata un potente taumaturgo, in grado di trasmutare i metalli e di avviare la vera metamorfosi della carne e dello spirito, la fiamma era sacra anche a Siriani e Caldei, soprannominati i filosofi del fuoco.


Riscaldando e illuminando, il fuoco amplia di fatto le nostre capacità umane: se a livello fisico viene usato per riscaldare cose o persone, a livello sottile il fuoco lavora alchemicamente con il nostro lato “freddo”, ovvero il canale sinistro. Il suo simbolo è la Salamandra.

"Questo animale, di forma simile alla lucertola, pieno di stelle*, non appare mai se non nel tempo delle forti piogge e scompare quando fa bel tempo (…) Ed è tanto freddo che al suo contatto il fuoco si spegne come fa a contatto col ghiaccio”

- Plinio il Vecchio, Naturalis Historia (79 d.C)


Potere attivo, azione, movimento, energia yang che si contrappongono al potere ricettivo, alla riflessione, all'energia yin.


"L'uomo è fuoco", dice San Martino. "La sua legge, come quella di tutti i fuochi, è di distruggere il suo involucro esteriore per riunirsi alla fonte da cui è stato separato".

 

Coprifuoco e fuoco interiore

Quest'anno Diwali cade in piena pandemia di COVID-19. Il governo indiano è messo alle strette e già limita al massimo riunioni e assembramenti che, proprio durante queste festività, potrebbero fare del Paese asiatico il più grande focolaio di coronavirus, con quasi 9 milioni di casi.


Intanto, in Europa, è così che giochiamo col fuoco: nuovi lockdown, confinamenti localizzati, obbligo di mascherine anche all'aperto, anche quando sei solo; e poi, chiusure di scuole, negozi, bar, ristoranti, mentre intere città appassiscono progressivamente nelle lunghe ore di coprifuoco.


(Ri)diventare un focolaio fa sempre più paura. Perciò questo "fuoco" lo si scaccia, lo si copre.


Ma quale "fiamma" stiamo rischiando di spegnere?

E' interessante osservare la posizione della scienza medica su tali interrogativi. Nel suo ultimo libro "Il Fuoco interiore", il prof. Alberto Mantovani ricorda che ogni in-FIAMMA-zione è uno dei modi in cui il sistema immunitario esercita la sua funzione di difesa e riparazione dei tessuti. Il fuoco è dunque è un meccanismo che agisce per contrastare le situazioni di pericolo, dai microbi « patogeni » agli eventi traumatici...


In genere, abbiamo l'errata percezione che l'infiammazione sia un fenomeno locale: ci sfugge, invece, il fatto che le malattie infiammatorie abbiano manifestazioni sistemiche, cioè a carico dell'intero organismo. Per esempio, quando abbiamo la febbre pensiamo più a una malattia che alla risposta infiammatoria volta ad affrontare un pericolo.

In un certo senso, quello che sta accadendo al nostro "fuoco" - interiore e collettivo - annuncia già il ritorno del Re, inteso come il ritorno di un sistema organico, olistico, capace di governar-si e guarir-si.


Arcano IIII, L'Imperatore

Nel Tarot, il Re-Imperatore “indossa” il numero 4, associato al concetto di stabilità e controllo sulla materia, come lo suggerisce la figura geometrica del quadrato, simbolo stesso della terra e della sicurezza materiale.


Il "fuoco" purifica, cauterizza, monda e rinforza. Il fuoco rende ciascuno di noi re e regine del proprio regno, ma solo dopo aver messo alla prova la nostra forza di volontà, la resilienza e la purezza del nostro cuore. In sanscrito, la parola "fuoco" e la parola "puro" si pronunciano infatti allo stesso modo....


Diwali accende una candela nell'oscurità; da secoli ricorda all'Uomo che basta una piccola luce - anche fievole purché sia viva ! - per proteggersi e proteggere chi amiamo. Non a caso, sui cinque giorni di festeggiamenti, l'ultimo è dedicato proprio al legame tra fratelli: Bhai Dooj / Bhaiya Dooj.


Per rinnovare l’affetto che li lega, le sorelle applicano il tilak sulla fronte dei fratelli e pregano per la loro salute, mentre questi ricambiano con una benedizione ed un regalo.

L'emergenza che stiamo vivendo sta "bruciando" le ultime barriere, geografiche, sociali, economiche e culturali, sta disintegrando gli involucri inutili e i sistemi desueti. L'in-FIAMMA-zione ha messo a nudo l'Umanità tutta intera, l'ha resa febbricitante, vulnerabile ed esposta. Ci ha reso fratelli e sorelle di una stessa famiglia.


La sfida di ciascuno di noi, nei prossimi anni, sarà proprio quella d'imparare a gestire questo "fuoco" interiore, un Re che ritorna nel mondo. Per se stesso e per gli altri.

 

Se l'articolo ti è piaciuto

lascia un ❤️in fondo a destra

 

118 visualizzazioni0 commenti

Post correlati

Mostra tutti
bottom of page