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Almanacco psicomagico: Agosto, ardi più forte

Nato nel Medioevo, l'Almanacco (dall'arabo المناخ al-manākh, ovvero "lunario"o"tavola astronomica") è una pubblicazione simile al calendario ma ricco di tante altre informazioni. Oltre a registrare i giorni dell'anno, gli almanacchi fornivano infatti utili indicazioni astronomiche, previsioni atmosferiche e tutta una serie di pratici consigli... Scopri l'Almanacco psicomagico: Benvenuto Agosto!

Nei tempi antichi, questo mese era chiamato Sextilis, poiché era sesto nell'anno che iniziava con Martius, Marzo. E' nell'anno 8 a.C. che, in onore dell'imperatore Cesare Augusto, al mese viene dato il nome Agosto.


E' in questo periodo che avvenivano le Consulalia, feste romane dedicate al dio Conso, divinità del raccolto custodito nei granai. Durante le Consulalia era consuetudine scambiarsi regali pronunciando la frase "Bonas ferias consulales", un'espressione che è diventata poi "Bonas feria augustales"... un augurio molto simile al nostro Buon ferragosto!


Secondo il calendario celtico, il 1° agosto corrisponde a Lughnasadh, la prima delle tre feste del raccolto.



Alla vigilia di Lughnasadh si costruivano piccole capanne coperte di fiori, in genere presso dei corsi d'acqua, dove gli innamorati dormivano insieme la notte del 31 Luglio. Il giorno dopo, si tenevano i festeggiamenti in onore di Lugh, divinità sia maschile che femminile, associata al Sole e alla fertilità agricola.

La pianta sacra di Lughnasadh è la spiga di grano, la cui divinità protettrice è proprio Lugh. Simbolo di morte e rinascita, la spiga di grano viene tagliata per poi rinascere sottoforma di farina e infine di pane.
Ad inizio estate - ovvero nel mese di luglio - c'è la mietitura del frumento. Mietere, ovvero uccidere il grano era un atto rituale molto forte che vedeva coinvolta l'intera comunità: significava distruggere un'energia potente (giallo dorata come il sole) che grazie alla sua morte (e al suo sacrificio) avrebbe sfamato la comunità lungo tutto il resto dell'anno.
Ma questa potenza doveva anche essere propiziata perché la sua morte non fosse eterna ma legata alla resurrezione successiva nell'anno che sarebbe seguito.

- Tratto da CelticAl, di Selendir Ellendhar


 

Curiosità di Agosto

Avete mai sentito il detto "D'agosto moglie mia non ti conosco"?


Diffuso in molte zone d'Italia e d'Europa, questo proverbio si rifa a diverse "formule" ben più antiche che consigliavano ai mariti di non stancarsi troppo nel periodo caldo.


Già Esiodo ricorda che, allo sbocciare dell'estate, le mogli sono tutte calde e i mariti fiacchi, e consiglia come rimedio il vino di Biblo e un luogo riparato all'ombra:

Quando il cardo fiorisce e la cicala canora stando sull’albero l’acuto suo canto riversa fitta da sotto le ali, nella pesante stagione dell’estate, allora più grasse sono le capre, il vino è migliore, le donne più ardenti, ma sono fiacchi gli uomini perché Sirio brucia la testa e i ginocchi e secco è il corpo per via della vampa.
Ma allora è bello avere una roccia ombrosa e vino di Biblo e una focaccia col latte e latte di capra che più non allatta, e carne di giovenca nutrita nel bosco, che ancora non abbia figliato, e di primi nati capretti; e bere il nero vino sedendo all’ombra, saziato del tuo festino, la faccia volta incontro al veloce soffio di Zefiro; e d’una fonte che scorre perenne e pura tre parti d’acqua versare, la quarta di vino.

Anche il poeta Alceo confermava che le donne, in agosto, sono piene di desiderio mentre gli uomini mostrano ben poco vigore... Voi che ne pensate?

 

Rituale psicomagico di Agosto:"il Pane di Lughnasadh"

Scrive Maculotti sul blog AxisMundi :


Lugh non era solo uno «Spirito del Grano», ma una divinità incredibilmente poliedrica. Nell’interpretazione di Giulio Cesare riguardante le divinità del pantheon celtico nel De Bello Gallico, Lugh (Lúg/Lugus) venne assimilato a Mercurio e indicato come il dio più venerato in assoluto. Uno dei più noti epiteti di Lugh è Samildánach, «Signore di tutte le arti» o della conoscenza in generale.
Tuttavia, l’equiparazione proposta da Cesare non è delle più precise: Lugh, infatti, a differenza del Mercurio romano, non è unicamente un dio dell’intelletto (né si fa menzione della sua protezione dei commercianti e dei ladri), ma ricopre tutte e tre le funzioni delle culture indoeuropee teorizzate da Dumézil.
Egli, infatti, appartiene al tempo stesso alla classe sacerdotale in quanto suonatore di arpa, poeta e medico (come Apollo); a quella guerriera in quanto combattente ed eroe (come Ercole); e, infine, a quella produttiva in quanto carpentiere, fabbro ed artigiano (come Loki nella mitologia norrena, forse connesso a Lugh anche etimologicamente). 

La figura di Lugh è quindi assai poliedrica e presenta almeno quattro grandi funzioni: mistica, poetica, guerriera e artigiana. In questo senso, la sua simbologia si avvicina molto alla descrizione che Jung fa delle 4 fasi della vita stessa (con questo piccolo test puoi scoprire in quale fase archetipale ti trovi adesso!)


Per viaggiare nel tempo ed entrare in contatto con le antiche energie di agosto, utilizza questa ricetta e prepara il "Pane di Lughnasadh", un dono gustoso da offrire a Lugh e condividere con chi ami!

Ingredienti per 4 persone

100 gr di farina d'avena

100 gr di farina integrale di frumento 100 gr di farina di segale 100 gr di farina d'orzo 50 gr di lievito di birra 100 gr di burro 2 cucchiai di miele 4 cucchiai di semi di papavero 700 ml di latte intero sale e pepe

Procedimento

Sbriciola il lievito e scioglilo in una ciotola con il latte caldo e il miele. Aggiungi il burro, i semi di papavero, sale e pepe e mescola bene.


Aggiungi adesso le varie farine e impasta il tutto. Fai una palla con l'impasto e metterla in una ciotola pulita. Copri e lascia lievitare per 30 minuti. Poi riprendi l'impasto e lavoralo ancora per 10 minuti. Fai dei panini e disponili sulla teglia da forno unta.


Lascia lievitare ancora per un'ora, poi metti a cuocere nel forno già caldo a 150°, per circa 20 minuti.


 

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