Secondo gli Aborigeni, all'origine del mondo esistono gli Esseri del Sogno. Emersi dalle profondità della terra, queste creature hanno dato vita a tutto cio' che noi vediamo e sentiamo attraverso i canti e le parole.
Il mondo nasce quindi come manifestazione fisica dell'idea di bellezza, concepita in un momento antecedente alla stessa Creazione e che gli Aborigeni chiamano "Tjukurrpa". Il tempo del sogno.
Ogni gruppo aborigeno custodisce una serie di racconti del Tjukurrpa e ne è responsabile. Gli anziani, in quanto "custodi" dei racconti, devono tramandarli alle nuove generazioni nei modi e nei tempi previsti dalla tradizione. Esistono racconti così importanti che restano segreti e non possono essere rivelati che ad un numero limitatissimo di individui.
Ad esempio, vi sono storie del Tjukurrpa che gli aborigeni si rifiutano di raccontare ai bianchi e sono legate a luoghi vietati ai turisti. Pertanto, solo una minima parte della mitologia aborigena è effettivamente nota agli antropologi. Esistono verità del mondo nascoste ancora oggi in racconti misteriosi e segreti.
Universi aborigeni
In occasione di una mostra dedicata al Tjukurrpa al Quai Branly di Parigi, ho scoperto che esistono essenzialmente due tipi di pittura aborigena, su tela o su corteccia. L'ocra e il rosso argilla sono i colori e le materie dominanti.
Tutto l'esistente è rappresentato nella forma di un punto. O meglio, di insieme di punti che riempiono tutta la superficie del supporto utilizzato e che stanno a significare una visione delle cose dall'alto. Perché non sono gli occhi a guardare, ma lo spirito.
Durante la visita al museo, un dettaglio singolare ha attirato la mia attenzione : una semplice etichetta bianca, incollata sulle bacheche di vetro che ospitavano le pitture più significative.
Su questa etichetta era indicata una piccola digressione antropologica. Nel gruppo dei Papunya, una comunità aborigena stanziata nel nord dell'Australia, il racconto del Tjukurrpa è affidato sia agli uomini che alle donne. Ciononostante, se gli uomini possono dipingere ed incidere il racconto sulle cose, fino a farne degli oggetti sacri, le donne hanno ben altri mezzi e tutt'altra missione. Alle donne è consentito raccontare l'era del sogno disegnando immagini sulla sabbia.
I loro racconti non sono fatti per restare, non possono essere trasmessi alle nuove generazioni. Sono per loro stessa natura vani, affidati al vento, effimeri e instabili...
Forse come i più intimi sogni di tutte le donne del mondo.
Ascolta il Didgeridoo.
il suono del tempo del Sogno.
Accedi alle dimensioni del Sogno; entra in contatto con il tuo Sé superiore.
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