Basata sulla saggezza ancestrale della tradizione hawaiana, Ho'oponopono consente la guarigione interiore, rendendoci capaci di superare gli ostacoli e di vivere in armonia con noi stessi e con gli altri. Ecco come funziona.
Secondo Ho'oponopono, tutto ciò che viviamo è la manifestazione delle nostre memorie inconsce. Cio’ significa che la realtà, i problemi, lo stress e gli eventi che si presentano nella nostra vita non sono altro che la concretizzazione di questi ricordi.
Contrariamente all’approccio analitico, Ho'oponopono non ha bisogno di conoscere origine e dettagli di un ricordo, ma solo di riconoscerlo e accettarlo.
Cosa vuol dire Ho’oponopono ?
Ho'oponopono è un'espressione hawaiana che significa mettere le cose in ordine, correggere,armonizzare,fare bene.
Questa espressione viene da due parole hawaiane: 'Ho'o' che significa 'iniziare un'azione' e 'Pono' che significa 'onestà', 'moralità', 'bontà'.
Ho'oponopono è una filosofia antichissima, uno stile di vita proprio all’isola di Hawai che si tramanda di generazione in generazione. In origine, Ho'oponopono era un rituale di pace praticato all'interno della comunità, o della famiglia, nel momento in cui sorgevano i conflitti o bisognava prendere delle decisioni importanti. Questo rituale aveva lo scopo di riunire le persone per riportare tra di esse pace e armonia.
Presieduto da un sacerdote "guaritore", Ho'oponopono poteva durare anche diversi giorni ed era basato essenzialmente sul dialogo, la riflessione, la meditazione, ma anche sulla capacità di ciascuno di mettersi in discussione, di pentirsi e perdonare.
Nella metà degli anni '70, Morrnah Nalamaku Simeona (1913-1992), sciamana hawaiana, ha modernizzato la pratica tradizionale di Ho'oponopono, adattandola ai bisogni della nostra cultura occidentale. Questo “adattamento” permette di praticare Ho'oponopono anche da soli, senza i rituali collettivi stabiliti dalla tradizione. Un po' come avviene per la tecnica giapponese del Kintsukuroi.
Sono stati, in seguito, Hew Len hawaiana (allievo di Morrnah Nalamaku Simeona) e Joe Vitale, a semplificare ulteriormente la pratica di Ho'oponopono, diffondendone gli insegnamenti in tutto il mondo.
I principi base di Ho’Oponopono
1 – Il mio pensiero crea la mia realtà –
Sono responsabile di ciò che vivo e che costituisce la mia realtà.
Ho'oponopono si basa su una visione ben precisa della realtà.
La realtà è solo una nostra creazione, una proiezione dei nostri pensieri. Un pensiero negativo provocherà una realtà negativa, un pensiero positivo genererà una realtà positiva. Cio’ vuol dire che se mi vedo come triste e sfortunato non sto facendo altro che costruire per me una vita triste e sfortunata.
Entra qui in gioco il concetto di responsabilità e responsabilizzazione, un po’ come avviene per la Legge di Attrazione. Solo che Ho'Oponopono va ben al di là della nostra individualità: la creazione del nostro mondo è, infatti, il risultato di un pensiero collettivo. Il mondo reale nasce dai pensieri di tutta l’Umanità; ciascuno di noi ne è pienamente responsabile.
Questo modo di concepire la realtà è il fondamento dell'intera filosofia Ho'Oponopono.
Certo, è un passaggio, un salto mentale piuttosto difficile da concepire. E' come se dicessi a me stesso, per esempio, che sono direttamente responsabile del licenziamento del mio vicino per il semplice fatto che ne sono stato messo al corrente e che, in qualche modo, sono diventato “co-creatore” di questa realtà...
Secondo Ho'Oponopono, tutti gli eventi che accadono attorno a noi sono la manifestazione dei nostri pensieri. Tuttavia, si tratta di una responsabilità generale, non individuale. Il reale è responsabilità di tutti gli individui messi insieme.
Ho'Oponopono libera dunque dal senso di colpa e ci rende consapevoli del nostro potere creativo, infinito e fortissimo, aiutandoci a non vittimizzarci troppo. Ecco perchè Ho'Oponopono è uno strumento di psicomagia magnifico per lo sviluppo personale.
2 – Il mio pensiero nasce dai ricordi e dai programmi inconsci –
La realtà attorno a me è la realizzazione dei miei ricordi.
Noi costruiamo noi stessi su un insieme di convinzioni, di credenze, di valori e talvolta di paure.
Secondo Ho'Oponopono, i pensieri provengono dai nostri ricordi e programmi inconsci. Siamo i creatori della nostra realtà, e continuiamo a crearla attraverso i ricordi per tutta la nostra vita.
Queste vecchie memorie si manifestano sottoforma di eventi, incontri, realtà positive come negative.
Ogni cosa che conosciamo è il risultato delle nostre esperienze di vita, dell’educazione che abbiamo ricevuto, delle azioni degli antenati, della nostra vita intrauterina... Ogni volta che viviamo un momento difficile, che ci confrontiamo con le nostre emozioni negative, che sperimentiamo traumi, conflitti e malattie noi stiamo in realtà “concretizzando” sul piano fisico i nostri ricordi e programmi inconsci. Cosa fare, quindi, per ritrovare il giusto equilibrio?
Per prima cosa è necessario “ripulire” i nostri ricordi da ogni giudizio di valore. Essi non sono né buoni né cattivi, si esprimono giusto attraverso gli eventi, impedendoci a volte di essere delle persone libere e in pace.
3 – Pulire i ricordi per « ripulire » la realtà : la pulizia spirituale
Per comprendre come avviene il processo di pulizia, dobbiamo prima di tutto capire il modo in cui la nostra identità è strutturata secondo Ho'Oponopono:
Il Subconscio o 'Unhipili' è il nostro 'bambino interiore'. E' qui che vengono memorizzati tutti i nostri ricordi.
Il Conscio o 'Uhane' che significa 'madre'. È il nostro intelletto, la nostra mente. È la Madre che pensa, riflette e fa delle scelte.
Il Superconscio o 'Aumakua' che significa 'padre'. In un certo senso, si tratta della nostra 'anima', del nostro Sé superiore.
L'Intelligenza divina o Dio. È la nostra Divinità interiore.
Secondo Ho'Oponopono, i ricordi restano nel nostro subconscio per tutta la vita. Quando si verifica un evento spiacevole, la nostra Mente (il Conscio, la Madre) può decidere di “ripulire” il ricordo che si è “concretizzato” proprio in quell’evento.
Per farlo, la Mente formula una semplice richiesta, rivolgendosi al Supercoscio (il nostro Sé Superiore). E’ solo allora che l'Intelligenza divina, il nostro Dio interiore, inizia il processo di purificazione. E il gioco è fatto!
4 – Mi dispiace. Perdonami. Grazie. Ti amo.
Per avviare il processo di purificazione dei ricordi è sufficiente volerlo. Allo stesso tempo, è fondamentale riconoscere che l'origine del problema proviene da noi stessi, dai nostri pensieri, da una memoria incoscia che va pulita...
Ogni cosa è frutto della nostra stessa creazione. Perdonatevi e riconciliatevi con voi stessi. Provate a utilizzare questo mantra : Mi dispiace. Perdonami. Grazie. Ti amo.
"Mi dispiace" e "Perdono". Chiedi scusa a te stesso, senza colpevolizzarti. Non sapevi di avere dei ricordi inconsci che si materializzano oggi in quell'evento spiacevole.
"Grazie". Grazie di avermi dato questo problema, e con esso l'opportunità di pulire i miei ricordi.
"Ti amo". Questo “ti amo” si rivolge alla mia divinità interiore, alla mia anima, ai ricordi del mio bambino interiore.
E adesso lascia andare, molla la presa pur avendo fiducia nel futuro... Anche questo è un atto di fede. Non è importante sapere quale memoria deve essere pulita, capirne le origini o analizzare dettagliatamente l'evento. La nostra Divinità interiore sa già tutto. Sa cosa deve essere purificato.
Puoi praticare questo rituale ogni volta che ti trovi in una situazione (o in un’emozione) difficile da gestire. Più eserciti Ho'Oponopono, più ti sentirai in contatto con la tua Divinità interiore, centrato nella tua vita, in pace e in armonia.
D'altra parte, Ho'Oponopono ci insegna a non focalizzarci sui i dettagli di un problema ma a concentrarci unicamente sulla pulizia dei ricordi. Cio’ permette di non alimentare le emozioni negative già presenti in una situazione di crisi e ci aiuta a fare un passo indietro rispetto alle cose. Ho'Oponopono ha fede nella vita, alleggerisce la nostra mente e lascia più spazio all'ispirazione, intesa come soluzione concreta e creativa per far fronte alle avversità.
Musica Ho’oponopono
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