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Tarocchi psicomagici: l'Imperatrice. Creatività, forza vitale

L'Imperatrice, Arcano III dei Tarocchi, è una giovane donna di aspetto regale, seduta serena sul trono e dallo sguardo impassibile. La tradizione divinatoria attribuisce all'Imperatrice i valori di abbondanza, intelligenza e fecondità. Ma anche di vanità e vuoto sentimentale.


Dopo il Bagatto, che ci racconta la diversità del Mondo nella sua unità, e la Papessa che ci invita a penetrarne i misteri, l’Imperatrice è l’archetipo dell’intelligenza sovrana, la forza motrice, l’Afrodite Urania dei Greci - ovvero la dea dell’amore celeste, che offre ogni benedizione.


L’imperatrice è seduta sul trono, dritta davanti a noi, ma il suo sguardo è chiamato altrove, verso la parte destra della carta. E ricordo che tutto ciò che ha a che fare con il lato destro rimanda ai concetti di attività, azione, pensiero consapevole, futuro, energia maschile. Mentre ciò che è collocato a sinistra racconta la ricettività, la passività, il pensiero inconscio, il passato, l’energia femminile.



Con un solo accenno, un piccolo occhiolino, l’Imperatrice ci suggerisce il tempo dell’azione, dopo la lunga pausa di riflessione della Papessa.


Il suo diadema a dodici stelle ricorda le case dello Zodiaco e allude ancora una volta a questo concetto di Madre Celeste. Il suo scettro, sormontato da un globo e da una croce, è invece il segno alchemico dell’antimonio, un semimetallo.


Si capisce bene, quindi, come con l’Imperatrice si entri pian piano in una dimensione più complessa, direi quasi una terza dimensione. E non uso questa metafora a caso, perché l’Imperatrice è l’Arcano Maggiore che ci introduce nei misteri della trinità. A questa carta è infatti associato il numero 3.


Per gli gnostici, devoti all’esoterismo dell’Antico Egitto, il numero 1 è il Padre (Arcano 1)

che non è altro che la Monade, quindi l’Unità; da questi nasce la Madre divina la Diade (Arcano 2). E’ questa che si moltiplica per far nascere la Triade: Padre/Madre e Figlio.


Il numero 3 rappresenta il triangolo, prima forma geometrica possibile.

L’Imperatrice è, in un certo senso, chiaramente pitagorica. Incarna il ritmo vivente, la fonte di tutte le forme. L’imperatrice è il simbolo di un’esuberanza giovane, ancora inesperta. Tutto ciò che è stato accumulato dalla Papessa esplode con l’imperatrice in modo fulminante. E’ il passaggio dalla verginità alla creatività, è l’uovo che si schiude e si prepara alla vita. In questo senso, l’imperatrice ci racconta le energie dell’adolescenza, cariche di forza vitale, di desiderio, di potenza sessuale.


Guarda infatti dove l’Imperatrice poggia la base del suo scettro, proprio in corrispondenza del suo apparato riproduttivo. Qui sembra quasi rappresentare Madre Natura, nella sua fioritura primaverile.


Nelle sue gambe divaricate si potrebbe quasi intravedere la posizione della donna nel momento del parto, la donna che dà la Vita.


Nel lato destro della carta, sul suo trono, vediamo i tratti di quella che sembrerebbe a tutti gli effetti una fonte battesimale. L’imperatrice è pronta a battezzare e a essere battezzata. Prepara, quindi, ad una vita nuova.

Parole chiave

Costruzione, creatività, grazia, intelletto, femminile attivo, azione nel mondo, matriarcato, comando, difesa, autorità sensibile, percezione, potere sessuale, amicizia femminile, poesia, dolcezza, lealtà, ricchezza interiore, sensualità, bellezza.


E se l'Imperatrice ti parlasse...

Vieni, che ti aspetto. Vieni, che i miei capelli di grano s’intrecciano già alle due dita. Io sono te che diventi giovane. Io sono te che dai la vita a tutte le cose.


Guardami il sangue fecondo, questo sangue che gira come si deve, che mi risale tutto sulle gote belle. Guardami la luce dell’Amore, la luce che tengo stretta tra le gambe.


Sono l’appuntamento della vita, con me ti siederai sull’estate eterna
 

Cosa rende i Tarocchi così affascinanti?

 

Scopri il messaggio dell'Imperatrice, Arcano III


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