La Papessa, Arcano II dei Tarocchi, simboleggia l'evoluzione segreta delle cose. Il primo passo verso la conoscenza, la ricerca e la crescita personale.
Se il Bagatto è l'immagine archetipale del mondo fisico, la Papessa rappresenta invece il mondo spirituale.
La Papessa agisce sul piano mentale: con lei le cose arrivano quando sono pronte, dopo una lenta maturazione interiore. Contrariamente al Bagatto che sta in piedi, la Papessa è seduta.
Già questo piccolo dettaglio ci dice molto sulle energie di questo arcano, che rimanda ai concetti di immobilità, attesa e mistero.
Sotto il suo lungo mantello blu, la Papessa “nasconde” una veste rossa: simbolo della forza dello spirito che non vuole ancora manifestarsi e uscire allo scoperto.
I suoi numerosi veli fanno pensare a Iside e all’iscrizione che Plutarco racconta di aver trovato su una delle statue dedicate alla dea. L’iscrizione latina che dice: "EGO SUM OMNE QUOD FUIT, QUOD EST, QUOD FUTURUM"
Io sono tutto cio’ che fu, che è e che sarà.
La tradizione esoterica chiama infatti questo Arcano maggiore la Porta del Santuario occulto; la Papessa ha sul grembo il Libro dei Libri, ovvero Il Dies irae. Giorno dell’ira.
Il Dies irae è una composizione poetica medievale, molto bella e accurata, attribuita a Tommaso da Celano che descrive il giorno del giudizio, l'ultima tromba che raccoglie le anime davanti al trono di Dio, dove i buoni saranno salvati e i cattivi, invece, saranno condannati al fuoco eterno.
La Papessa è quindi la donna-dea, la Grande sacerdotessa, colei che detiene - senza volerlo mostrare – tutti i segreti del mondo.
Oltre la sua apparenza severa e austera, si nasconde pero’ il fuoco impavido dello spirito (simboleggiato qui dalla veste rossa di cui parlavo prima). La Papessa è l’energia femminile che copre e cova qualcosa di preziosissimo.
Questo Arcano è infatti legato al numero 2 e la numerologia classica associa questo numero alla dualità, alla coppia, alla gestazione di una vita nuova.
La Papessa è la “prima donna” che appare nel Tarot, in alcune versioni dietro di lei si trova un piccolo ovetto pallido. Potrai osservare questa illustarzione nel materiale che ho lasciato nelle dispense.
L’ovetto suggerisce proprio questa doppia gestazione della Papessa, che cova l’uovo e se stessa allo stesso tempo.
Adesso osserviamo meglio il copricapo della Papessa: vediamo 4 punte che indicano nord, sud, est e ovest. La Papessa è quindi ben centrata, racchiusa e protetta entro i 4 punti cardinali. Il mondo reale è quindi il suo monastero di clausura.
La Papessa è ancorata alla materia, non v’è dubbio, la sua presa di coscienza passa attraverso il corpo , ma si eleva verso le cose sottili dello spirito.
Le tre crocette che adornano la sua veste stanno a significare proprio questo. Anche se chiusa – rinchiusa nella materia – la Papessa appartiene già al mondo spirituale. E di questo ci parla.
Parole chiave
Fede, Conoscenza, Pazienza, Santuario, Fedeltà, Purezza, Solitudine, Silenzio, Gravità, Matriarcato, Rigore, Gestazione, Verginità, Freddezza, Rassegnazione.
E se la Papessa ti parlasse...
Leggo il libro delle cose che saranno e che tu già conosci. Il libro delle cose vissute. Io, te sopra te, corono e mitrio.
La mia pelle ha freddo, ma l’uovo che covo porta dentro il magma incandescente della creazione. Io sono te sopra te, la sacerdotessa che siede sul trono. Sei venuto a me che non sapevi niente, che cercavi le risposte. E come una madre austera ti ho invitato allo studio severo. Al cammino difficile della conoscenza.
Io non credo, conosco. Tutto ciò che so è perché lo sapevo e perché lo saprò. Nell’Oltremondo - nell’Outrenoir - da cui provengo, le cose nostre sono già scritte. Io sono atto puro dell’intelletto, il soffio dello spirito. Io, te sopra te, sono sacra e inviolabile. Sono la Vergine Madre che conosce tutte le cose del Mondo.
Io, aldilà di te, sono Dio.
- Tratto da Nostos, Archetipi Narratori
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